Antennagate: le repliche di Nokia e RIM ad Apple
Durante la conferenza di ieri, Apple ha evidenziato come anche con altri dispositivi impugnati male, il segnale di ricezione si riduca drasticamente fino a portare alla caduta della chiamata. Nei suoi esempi esplicativi, Apple ha chiamato in causa Nokia, RIM, HTC e Samsung.
Subito dopo la conferenza, le repliche dei primi due produttori non si sono fatte attendere, la prima a scendere in campo è stata Nokia, che ha dichiarato che in parte Apple ha ragione, in quanto se un telefono viene impugnato fino a coprire gran parte dell’antenna, la ricezione si riduce in maniera notevole, ma proprio per questo motivo Nokia investe molto per evitare il problema, difatti gran parte dei suo terminali è provvisto di due antenne (una nella parte superiore e una in quella inferiore) e la scelta dei materiali è sempre di alti livelli prestazionali. Più “cattiva” è stata la risposta di Balsille e Lazaridis, CEO di RIM, padre dei Blackberry. In un comunicato stampa, i due sono quasi indignati da Apple, che ha voluto quasi spostare i riflettori dal loro fallimento incentrandosi su altri palcoscenici. I due co-amministratori continuano nella nota scritta dicendo che RIM è leader da oltre 20 anni e le loro prestazioni radio sono state usate su molti dispositivi, senza mai problemi, ed inoltre non si risparmiano nemmeno sulle Bumpers, dicendo che sui loro Blackberry non viene fornita alcuna custodia che permette l’uso “normale” dell’apparecchio. Non ci resta che aspettare la replica degli altri due produttori chiamati in causa, HTC e Samsung.